
Tre piccoli paradossi delle startup
4 Novembre 2016
Richard Hendricks, protagonista di Silicon Valley, esilarante serie TV sul mondo delle startup, a un certo punto si rende conto che la piattaforma musicale che ha progettato non è molto utile ai musicisti. Superato il panico momentaneo realizza che la piattaforma ha comunque un punto di forza: si basa su un algoritmo di compressione molto performante e quindi decide di indirizzare la business idea su qualcosa di diverso, sfruttando appunto le potenzialità dell’algoritmo. Questa breve digressione ci dà modo di parlare di contraddizioni che fanno parte del mondo delle startup.
PARADOSSO 1: MAI INNAMORARSI DELLA PROPRIA IDEA
Una startup nasce da un’idea, un’idea che conquista il fondatore tanto da spingerlo a investire tempo e risorse, un’idea che prova a tradurre in un business. Tuttavia, se possiamo dare un consiglio, suggeriamo di mantenere in ogni fase di sviluppo della startup l’apertura mentale per capire cosa funziona e cosa non funziona. Per assurdo, innamorarsi della propria idea può rappresentare un rischio, come svelano gli esempi di Grooveshark e Twitpic.
PARADOSSO 2: IMPERFETTO È PERFETTO
Il lancio di un servizio e di un prodotto per le imprese tradizionali segue un iter scrupoloso di test e perfezionamento. Il time to market rappresenta un periodo di sviluppo indispensabile per definire prodotto e servizio in ogni dettaglio prima della commercializzazione. Una startup non segue però lo stesso processo; sembra paradossale, ma si rivela più proficuo sviluppare business e prodotti attraverso un processo che combina degli step di release intermedie in cui il prodotto e il servizio che vogliamo vendere è perfettibile. I vari feedback provenienti dal mercato in fase di test e in fase beta sono prioritari rispetto alla definizione di ogni dettaglio. Il metodo lean startup, uno dei metodi più accreditati nel settore, sostiene esattamente questo principio.
PARADOSSO 3: UN PROGETTO SEGRETO VA CONDIVISO
La paura che qualcuno ci rubi l’idea non fa parte del mondo delle startup. Come suggeriscono gli imprenditori di successo in questo campo, per creare una startup di successo bisogna parlare con più persone possibili, confrontarsi, condividere le proprie idee e metterle alla prova. È dal confronto che si può capire se un’idea è valida, è migliorabile o semplicemente fa presa sul pubblico. Dal confronto di più punti di vista si può trarre un enorme beneficio, si possono chiarire alcuni aspetti che non avevamo preso in considerazione. Da un idea nasce una conversazione, da una conversazione nascono mille idee. Non stiamo forse parlando di sharing economy?